S.A.U.S.A.
(Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali d' Artiglieria)
'Educo Addestro per la Patria Tempro'
(Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali d' Artiglieria)
'Educo Addestro per la Patria Tempro'
vissuta per circa 27 anni (dal 1954 al 1981) in quel di FOLIGNO alla
Caserma Gonzaga Del Vodice Ferrante
(la I caserma costruita dopo l' Unità d'Italia del 1861)
'dipendenza'
della Scuola di Artiglieria di Bracciano
per le specialità dell' Artiglieria trainata (campagna, montagna, pesante campale e pesante).
Caserma Gonzaga Del Vodice Ferrante
(la I caserma costruita dopo l' Unità d'Italia del 1861)
'dipendenza'
della Scuola di Artiglieria di Bracciano
per le specialità dell' Artiglieria trainata (campagna, montagna, pesante campale e pesante).
Nel Giugno 1954 nasce la SCUOLA ALLIEVI UFFICIALI E SOTTUFFICIALI di Artiglieria.
I Corsi A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento) ed A.S.C. (Allievi Sottufficiali di Complemento), che venivano frequentati presso altri Enti (credo Bracciano) vennero dirottati alla SAUSA. Nel 1963, la durata del servizio militare venne ridotta da 18 a 15 mesi, ed i Corsi AUC, abolendo la Scuola Unica per tutte le Armi, ebbero la durata di solo sei mesi con la frequenza direttamente presso la Scuola di Specializzazione.
I Corsi AUC mantennero la progressione della numerazione.
I Corsi ASC vennero invece soppressi e al loro posto succedettero i Corsi ACS.
Ecco perchè nel Maggio 1963 ebbe inizio il 1° Corso ACS (Allievi Comandandi di Squadra).
L’ ultimo corso AUC (102°) ebbe termine nel giugno del 1981.
I Corsi A.U.C. (Allievi Ufficiali di Complemento) ed A.S.C. (Allievi Sottufficiali di Complemento), che venivano frequentati presso altri Enti (credo Bracciano) vennero dirottati alla SAUSA. Nel 1963, la durata del servizio militare venne ridotta da 18 a 15 mesi, ed i Corsi AUC, abolendo la Scuola Unica per tutte le Armi, ebbero la durata di solo sei mesi con la frequenza direttamente presso la Scuola di Specializzazione.
I Corsi AUC mantennero la progressione della numerazione.
I Corsi ASC vennero invece soppressi e al loro posto succedettero i Corsi ACS.
Ecco perchè nel Maggio 1963 ebbe inizio il 1° Corso ACS (Allievi Comandandi di Squadra).
L’ ultimo corso AUC (102°) ebbe termine nel giugno del 1981.
LA CASERMA E' INTITOLATA A:
Gonzaga del Vodice Ferrante - Generale di Brigata
Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Nato a Torino nel 1889, ucciso a Buccoli di Conforti (Salerno) l'8 settembre 1943.
Si era laureato in Ingegneria meccanica a Torino, ma aveva poi deciso di intraprendere la carriera militare. Dopo aver partecipato alla guerra di Libia e alla Prima guerra mondiale, pluridecorato, nel 1926 era addetto al Comando del Corpo d'armata di Roma. Ebbe poi, nel 1936, il comando del 1°Reggimento artiglieria “Cacciatori delle Alpi”. La Seconda guerra mondiale lo vide comandare l'artiglieria del XIII Corpo d'armata e quindi, in Albania, quella del XXV.
Il 10 febbraio 1943, a Gonzaga del Vodice fu affidata la 22a Divisione costiera dislocata nel Salernitano. “…avuta notizia della firma dell'armistizio tra l'Italia e le Nazioni Unite - ricorda la motivazione della MOVM - impartiva immediatamente gli ordini del caso, per opporsi ad atti ostili da parte delle truppe germaniche... Mentre si trovava con pochi militari ad un osservatorio, invitato da un ufficiale superiore germanico - scortato da truppa armata - ad ordinare la consegna delle armi dei reparti della Divisione, opponeva un reciso rifiuto. Minacciato a mano armata dall'ufficiale germanico, insisteva nel suo fermo atteggiamento e portando a sua volta la mano alla pistola, ordinava ai propri dipendenti di resistere con le armi alle intimazioni ricevute, quando una scarica di moschetto automatico nemico l'uccideva all'istante…”.
LA STORIA DELLA CASERMA
Nel 1870 il Comune di Foligno deliberava la concessione gratuita di un vasto appezzamento di terreno ed erogava la cospicua somma di 200.000 lire.
Questo terreno avrebbe dovuto ospitare gli alloggiamenti per un Reggimento di Artiglieria ippotrainata, molto prestigioso. Sorsero così degli edifici, all'ingresso di Foligno, che vennero a costituire poi l'attuale Caserma.
Il primo reparto che vi entrò fu il 1° Reggimento Artiglieria da Campagna "Cacciatori delle Alpi"con cravatte rosse, che tenne la sede dalla costituzione fino al 1943 per più di 70 anni. Nelle sue file si annoverano Ufficiali quali Armando Diaz e le medaglie d'oro come i Gen. Pelligra e Gonzaga.
Con l'entrata in guerra nel 1940, la Caserma divenne un obbiettivo allettante, non risparmiata certo dai bombardamenti. Dalle macerie si risollevò, aiutata dalle autorità locali che si fecero portavoce dei desideri dei cittadini i quali anelavano il ritorno di un nuovo Ente. Così nel 1952 un tripudio di folla accolse festosa l'arrivo del 18° Artiglieria.
Nel 1953 però il 18° fu trasferito a Rimini, con grande rammarico della popolazione che si quietò con l'arrivo in contemporanea del C.A.A.R. di Civitavecchia.
La SAUSA arrivò nel Giugno del 1953 fino al Giugno 1981 quando venne riaccorpata a Bracciano lasciando il posto al 92° battaglione addestramento reclute "Basilicata". Trasformato in Reggimento nel 1992, il 92° si è sciolto il 30 giugno 1996. Per un breve periodo, la Caserma, passò anche alle dipendenze della 1^ Brigata Missili, finchè alla fine del 1996 cedette il posto al Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell'Esercito.
SALUTO AGLI ALLIEVI
Nell’ atto di varcare la soglia di questa Caserma, siete entrati a far parte della grande e nobile famiglia dell’ Artiglieria: un’ Arma famosa la cui gloriosa Bandiera si fregia dell’ Ordine Militare d’ Italia e di tre Medaglie d’ Oro, una d’ Argento e una di Bronzo al Valor Militare.
La Scuola A.U.S.A. – la cui giovane vita si riallaccia con orgoglio alle migliori tradizioni degli Istituti Militari – vi accoglie fiduciosa e amica e vi abbraccia con un senso di ansiosa premura.
Il Tricolore che garrisce sullo svettante pennone e la Sacra effige di Santa Barbara che vi guarda -divina protettrice – dal marmoreo piedistallo dell’ Altare, sono state le prime immagini che hanno colpito i vostri occhi ed il vostro spirito: possano esse restare perennemente racchiuse nei vostri cuori, quali simboli vivi e concreti di quell’ amor di Patria e di quella fede nei supremi ideali per i quali purissimi Eroi hanno consacrato alla Madre comune la loro meravigliosa esistenza.
Siate 'sempre ed ovunque' fedeli continuatori della loro nobile missione, gelosi custodi di quella fiaccola che, accesa alla fiamma dell’ amore e del dovere, solo da essi può trarre alimento e vigore.
Certo di interpretare i sentimenti di amicizia che uniscono i componenti tutti della nostra bella Scuola - a nome anche degli ufficiali, sottufficiali e del personale civile – vi porgo il saluto più cordiale ed un affettuoso benvenuto, nella certezza che non verrete mai meno a quella tradizione di lealtà e di valore che costituiscono il patrimonio più prezioso e più caro dell’ Arma.
Il Colonnello Comandante