ADUNATINA PEJO 2020 OSPITI DEL CUGINO DI SMALZI
Una bella rimpatriata !
Mercoledì 23 settembre e giovedì 24 mi sono recato a Pejo per una “adunatina di Nonni Antichi”, come si dice in gergo di naia, ovvero ad un incontro dei miei commilitoni della SAUSA (Scuola Allievi Ufficiali e Sottoufficiali di Artiglieria di Foligno). Sono stati 2 giorni bellissimi ed intensi. Non solo “crapulate” come da nostra tradizione, ma anche svago ed impegni culturali. Infatti siamo stati ospitati in una bellissima malga completamente ristrutturata e con ogni confort in 7: 2 da Trento (Barbi e Boldrini), 2 da Firenze (Smalzi e Guidotti), 1 da Reggio Emilia (Pietri), 2 da Monza (Biffi e Longhi). Eravamo ufficiali misti del 88° e 89° corso AUC, ma ormai tutti “Nonni Antichi” per aver già dato alla Patria ! Tempo bellissimo con viaggio in spiderina di Longhi con a tratti tettuccio abbassato come 2 diciottenni. All’arrivo subito per boschi a cercare funghi: trovati 2 porcini e un po’ di finferli. Dopo un’ottima grigliata accompagnata con formaggio bagoss di Bagolino extra-dop, salame nostrano e notevoli bottiglie di vino subito “polverizzate”, siamo andati a visitare il cimitero di guerra di San Rocco con monumento ai Kaiserjàger in quanto nella guerra 1915-18 quello era territorio austriaco. La linea di confine infatti passava al Tonale. La sera brodino per smaltire la “leggerina”! Ottima minestra di Knòdel in brodo e tutti a nanna con avvio di motoseghe biologiche (russamenti squassanti !). Il mattino seguente visita al museo della 1^ guerra mondiale a Pejo con reperti storici di guerra trovati sui campi di battaglia, analogo al museo di Temù, ma più ricco di reperti: gavette, fucili ’91, baionette, 1 obice 75-13, 1 cucina da campo coibentata in legno, una teleferica con casermetta abbarbicata alla roccia, una vetrinetta con tutto il materiale sanitario in uso inclusi i ferri chirurgici, un’altra con un altarino da campo e tutto il corredo per le messe, zaini tattici di allora, proiettili di vario tipo e calibro. E’ stato veramente interessante. Poi pranzetto trentino alla trattoria “3 larici” con spàtzli verdi con pancetta, bistecca di cervo alle mele, strudel, caffè e grappe a volontà ! Così ben equipaggiati siamo andati al Tonale a visitare Forte Strino facente parte di una serie di forti sulla linea difensiva Stelvio – Tonale – Presena – Paganella – Cevedale. E’ l’unico forte restaurato, mentre gli altri sono ormai ruderi. Nella zona dello Stelvio, al Montozzo, sono state recuperate le trincee dagli Alpini, riscavandole tutte in quanto ingombre di limo e detriti, realizzando così un museo all’aperto, meta di scolaresche e turisti. Nel suddetto Forte ci sono pochi reperti, soprattutto divise invernali dei 2 eserciti italiano e austriaco nonché una slitta per trasporto obici, ma una serie di poster riguardanti la “guerra bianca”. Restaurati i camminamenti, le postazioni degli obici, l’infermeria, l’alloggio del comandante di presidio e, quello che più mi ha colpito, 6 loculi per i morti in battaglia in attesa di essere trasportati a valle. Alla fine della visita, verso le ore 18, ha iniziato a nevicare con 10 cm di neve ……. In settembre !
E’ stata una bella avventura corredata da aspetti culturali inediti, almeno per me, e da ripetere in altre zone e in altra occasione !
( Marco Biffi )